Le sensazioni raccontate nelle opere dell’artista Francesca Morlacchi sono quelle che vengono direttamente dall’Anima. L’irrazionale prende il posto del razionale. Il disegno fuso alla cromia arricchita con foglie d’oro è il perno della sua arte. Volutamente il tratto e il segno si uniscono al colore per formare il linguaggio atto alla narrazione pittorica. Diventa così possibile ammirare sulla tela discorsi narrativi imbastiti da un artista che ha ricercato tanto durante la sua vita raggiungendo risultati sperati e agognati da tempo. Ricca di contenuti, l’artista Francesca Morlacchi, ci racconta il suo mondo e allo stesso tempo le passioni umane, con sapiente creatività e rinnovato stile, regalando al fruitore momenti di vera arte. Nel tratteggiare le figure femminili, tutte avvolte nel fluido della vita incessante c’è racchiusa tutta la sua voglia di vivere. Chi è dotato di sensibilità e sentimento non può non apprezzare e valutare nella giusta dimensione le opere di un artista così profonda, che vuole trasmettere attraverso esse svariati messaggi.
Paolo Levi
”…avvince il tratto plastico del segno che predispone la mente alla migliore assimilazione del concetto rappresentato. Il discorso esplora soprattutto la persona umana nella sua piena realtà di esistenza nella gioia e nel dolore; nell’esaltazione e nella più dura lacerazione; ed accanto ai corpi, le anime bistrattate e sconvolte, le esistenze esasperate soprattutto nel dolore.’
(P. Delfina)
“Francesca Morlacchi realizza soggetti contraddistinti da un gusto per il vero e da una plasticità energica, che tendono a fuoriuscire dalla semplice rappresentazione, alla ricerca di un io, di un soggetto di cui poter parlare e con cui creare un dialogo di sguardi e non-detto.
Con una tavolozza decisa e ben calibrata raffigura la sua più grande passione, i cavalli, indomiti, liberi, vivaci, riflessivi, che cercano di esprimersi nella loro semplice magnificenza. Esseri viventi dotati di un corpo nuovo, diverso dal nostro, ma che desiderano ardentemente comunicare con noi, fruitori dell’opera.
Nei ritratti di bambina e di nudo ”Evanescenza” si sente il fluttuare delle corde dell’anima di donna, di madre e pittrice, che con occhi attenti e ricolmi d’amore viene svelata in un attimo eterno e sospeso.
Le opere di Morlacchi vivono in un mondo reale e sincero, a cui si aggiunge una continua propensione spirituale, che brama un’estasi di armonia e di forma.”
Dott. ssa Chiara Medolago Critica e Storica d’Arte
”… Il suo è un segno incisivo che non ammmette titubanze di sorta, in perfetta aderenza all’originale di cui si serve (…). In secondo luogo è da considerare l’impasto cromatico, il quale le permette accostamenti tonali assai equilibrati, non mai violenti seppur a volte fortemente contrastanti, allo scopo di meglio evidenziare l’interpretazione del soggetto rappresentato. E qui ci fermiamo ad un ulteriore considerazione, quella appunto dell’interpretatività. Un dipinto è valido se trasmette un autentico messaggio con sincera poesia. E Francesca Morlacchi, a nostro avviso, si dimostra già ben avviata verso questo traguardo. C’è nei sui dipinti la ricerca dell’espressione di un’umanità che pensa, medita, si raccoglie nel suo intimo, e che manifesta ansia, preoccupazionee, perchè no?, anche dolore e sofferenza.”
(L. Lazzari.)